martedì 4 novembre 2008

4 novembre, un giorno da ricordare.

Oggi si celebra il 4 novembre ed è sconcertante sapere che solamente in pochi ne ricordano il significato. Novant'anni fa, proprio in questo giorno, l'Italia raggiungeva l'unità nella sua pienezza, dimostrando al mondo la propria capacità di risollevarsi come popolo. Il 4 novembre, sebbene in conclusione di un periodo di guerre, pose fine alle discordie di una nazione, che fino a quel momento era spezzata internamente, riunendo gli italiani sotto una stessa bandiera; ma questo giorno che dovrebbe unirci viene spesso ignorato a discapito di altre festività, come la liberazione e la repubblica. Date altrettanto basilari, ma che racchiudono l'immagine di un Italia divisa.

Nel primo caso il 25 aprile significò la fine della dittatura e dell'occupazione nazista, ma anche la divisione tra un'Italia fascista ed una anti-fascista. Nel secondo caso il raggiungimento dell'attuale ordinamento costituzionale e la divisione tra una parte repubblicana ed una fedele alla monarchia. A differenza il 4 novembre festeggia la conclusione del processo unitario, con il raggiungimento dell'unità d'Italia.

Per questo motivo credo che andrebbe valorizzata questa ricorrenza. Il 4 novembre infatti andrebbe ricordato in nome di coloro che, a partire dalle guerre d'indipendenza fino all'unificazione dell'Italia, hanno dato la loro vita per un ideale di unità. Per quelle persone che pur di realizzare i propri ideali nel raggiungere l'unità d'Italia non sono più tornate, per coloro che ritornarono ma che combatterono con lo stesso ardore, per tutti quelli che impegnarono la propria vita nel ricercare l'unione di un paese diviso. Per tutti loro e per ciò che hanno fatto dobbiamo ricordare questo giorno.

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