Ora è stremato e allo stesso tempo emozionato, ma le ultime 36 ore sono state un vero incubo per Emanuele Lattanzi, marito e padre dei due ostaggi italiani liberati dall'hotel Oberoi/Trident. Il cuoco italiano verrà però ricordato anche per il suo atto di eroismo, come lo ha definito lo stesso ministro Frattini: "Emanuele ha sfidato i terroristi rientrando in hotel per portare il latte in polvere da dare alla figlia di soli sei mesi".
Prima che la figlia fosse liberata, Emanuele, il cuoco italiano dell'hotel Oberoi era corso nell'albergo ancora occupato dai terroristi per portare il latte in polvere alla bambina. "Un gesto coraggioso" lo ha definito Franco Frattini che lo ha riferito ai giornalisti al suo arrivo a Città del Messico per una serie di incontri bilaterali.La piccola, italiana come la madre, ha sei mesi e già giovedì il padre aveva raccontato che il problema più immediato che la moglie doveva affrontare da quando era iniziato l'attacco terroristico era come darle da mangiare. Per questo Emanuele aveva deciso di tentare il tutto per il tutto, era entrato nell'hotel e portando con sè il latte aveva raggiunto la stanza in cui si trovano la moglie e la figlia.
Tratto: http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo434455.shtml
Questa è la dimostrazione che in alcuni casi esiste relamente qualcosa per cui vale la pena rischiare la vita. Non servono altre parole per descrivere questo gesto.